L’implantologia è una disciplina odontoiatrica che permette di sostituire i denti perduti in modo semplice, sicuro e duraturo. Il trattamento avviene inserendo delle protesi in titanio all’interno dell’osso. Queste vanno a integrarsi solidamente con l’osso del paziente attraverso un fenomeno chiamato osteointegrazione.
Il legame che si crea tra l’impianto in titanio e l’osso che lo circonda non è solo fisico, ma anche biologico. Grazie alla biocompatibilità delle protesi, le nostre cellule sono in grado di crescere a livello della superficie dell’impianto e di legarsi a questo in maniera intima. In pratica, il nostro corpo riconosce l’impianto come parte integrante dell’organismo e non come un corpo estraneo.
Una volta posizionato, l’impianto rimane all’interno dell’osso, del tutto sommerso dalla gengiva. All’impianto viene poi connessa un’ulteriore struttura detta perno moncone: il suo scopo è supportare la corona definitiva nello stesso modo in cui le radici sostengono i denti naturali.
Il vantaggio principale è la possibilità di inserire una protesi fissa alle seguenti condizioni:
L’implantologia è una pratica che può riguardare tutti gli adulti che per diversi motivi hanno perso uno o più denti nel corso della vita. L’età adulta non è una controindicazione: al contrario, gli interventi più estesi si rivolgono spesso a pazienti in età avanzata.
L’implantologia non è invece consigliata nei soggetti in fase di crescita, al di sotto dei 18-20 anni, in quanto lo sviluppo dento-scheletrico non è ancora terminato.
Eseguiamo l’intervento in regime ambulatoriale e in anestesia locale, dunque non è doloroso. Nelle ore successive possono insorgere eventuali fastidi trattabili con terapie analgesiche e antinfiammatorie. Nella maggior parte dei casi il giorno dopo è possibile tornare alle proprie occupazioni senza alcun problema.
Una volta inserito, l’impianto rimane coperto dalla gengiva, in attesa che si compia il processo di osteointegrazione. Durante questo periodo, che ha una durata media di 3-6 mesi, l’impianto diventa un tutt’uno con l’osso circostante.
Passato questo tempo, procediamo a scoprire l’impianto per inserire la vite di guarigione. Questa ha lo scopo di guidare la guarigione e la maturazione del tessuto gengivale nell’arco di 2-4 settimane, preparandolo ad accogliere il perno moncone e la corona definitiva.
Una volta guarita la gengiva, sostituiamo la vite di guarigione con il perno moncone, sul quale fissiamo la protesi definitiva.
Il numero di impianti necessari varia a seconda del tipo di protesi. In condizioni ideali cerchiamo di posizionare un impianto per ogni dente mancante. Tuttavia, in caso di edentulie complete, cioè di una totale mancanza di denti, è possibile protesizzare un’intera arcata inserendo anche solo 4 o 6 impianti.
La mancanza di osso non va considerata come una controindicazione assoluta. In determinati casi, infatti, è possibile sottoporsi a interventi di rigenerazione delle creste ossee.
Questi trattamenti prevedono l’uso di materiali biocompatibili, membrane o prelievi ossei autologhi (cioè dalle proprie cellule). Grazie alla rigenerazione possiamo ricreare la parte di osso andata perduta e ristabilire una condizione ideale per inserire gli impianti.
A seconda dei casi, possiamo eseguire la rigenerazione contestualmente all’inserimento degli impianti.
Il carico immediato è una procedura che permette di caricare gli impianti, ovvero di fissare la protesi provvisoria a distanza di sole 24-48 ore dall’intervento, senza attendere i classici 3-6 mesi di osteointegrazione completa.
Questo metodo consente di abbreviare notevolmente i tempi di attesa e utilizzare i propri impianti da subito. Tuttavia, tale possibilità rimane subordinata a un’attenta valutazione clinica del paziente.